Il mio curriculum vitae

Luca Coscioni è nato il 16 luglio 1967 a Orvieto dove vive e risiede.

Curriculum

1986: consegue la maturità classica presso il Liceo-Ginnasio Statale F.A. Gualterio di Orvieto;
1986: si iscrive alla Facoltà di Economia e Commercio, presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”;
1991: si laurea, in corso, il giorno 18 aprile, con la votazione di 110/110 e lode, con la tesi “Il commercio dei prodotti agricoli tra paesi avanzati e paesi in via di sviluppo dal dopoguerra ad oggi”;
1991: vince, il 14 novembre, il concorso pubblico per esami per l’ammissione al VII ciclo del corso di Dottorato di Ricerca in “Economia Montana e dei Sistemi Foresta-Legno-Ambiente”, istituito presso la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università degli Studi di Trento;
1992: nel periodo compreso tra il febbraio e il novembre 1992 svolge attività di studio e di ricerca presso il Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Trento, sede amministrativa del corso di Dottorato;
1992: il 3 dicembre tiene, presso il Dipartimento di Scienze Economiche ed Estimative dell’Università degli Studi di Viterbo – “La Tuscia”, un seminario sulla “Contabilità generale, agraria e forestale” agli studenti del corso di Estimo Forestale ;
1992-1993: nel periodo compreso fra il mese di novembre 1992 e il mese di novembre 1993 svolge attività di studio e di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Economiche ed Estimative dell’Università degli Studi di Viterbo – “La Tuscia”, sede consorziata del corso di Dottorato;
1993: il 29 giugno tiene, presso il Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Trento, un seminario sulla “Teoria del comportamento del consumatore” agli studenti del primo anno dell’ottavo ciclo del Dottorato di Ricerca in Economia Montana e dei Sistemi Foresta-Legno-Ambiente ;
1993-1994: nel periodo compreso fra il mese di novembre 1993 e il mese di novembre 1994: svolge attività di studio e di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Economiche ed Estimative dell’Università degli Studi di Viterbo – “La Tuscia”, sede consorziata del corso di Dottorato. Ha inoltre tenuto presso la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università degli Studi di Viterbo – “La Tuscia” due cicli di seminari di approfondimento agli studenti dei corsi di Economia politica I ed Economia politica II nonché le relative esercitazioni per complessive 40 ore.
1994: a far data il 28 febbraio 1994 è “cultore della materia” in Economia politica e Politica economica presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Viterbo “La Tuscia”. E’ membro delle commissioni di esame di Economia politica I, Economia politica II, Economia internazionale, Economia e politica dell’ambiente e Politica economica.
1994: nel mese di marzo ha svolto, con parere favorevole del Consiglio dei Docenti del Corso di Dottorato, attività di studio e di ricerca sui modelli e le teorie del commercio internazionale presso l’INRA di Nancy (Institut National de la Recherche Agronomique), Station d’Economie et Sociologie Rurals, sotto la supervisione del dott. Gerard Buttoud, direttore del Centro.
1994: nel mese di ottobre 1994 ha concluso il corso di dottorato di ricerca ed è stato ammesso all’esame per il conseguimento del titolo di Dottore di Ricerca;
1994: nel mese di dicembre vince il concorso pubblico per titoli e per esami per l’attribuzione di una borsa di studio annuale finanziata dalla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura della provincia di Viterbo finalizzata a un rapporto di collaborazione e di ricerca con la cattedra di Economia politica della Facoltà di Economia e Commercio dell’Università degli Studi di Viterbo – “La Tuscia”;
1994-95: in tale anno accademico ha tenuto due cicli di seminari di approfondimento agli studenti dei corsi di Economia politica I ed Economia politica II nonché le relative esercitazioni per complessive 40 ore. E’ stato inoltre membro delle commissioni di esame di Economia politica I, Economia politica II, Economia internazionale, Economia e politica dell’ambiente e Politica economica.
1995: il 18 novembre ha sostenuto, con esito positivo, l’esame per il conseguimento del titolo di Dottore di Ricerca con la Commissione giudicatrice nazionale n° 115, Economia politica, presentando una dissertazione finale dal titolo “Teorie, metodi, verifiche empiriche in economia internazionale: la posizione italiana nel commercio mondiale dei prodotti forestali”.
1995-96: è, per l’anno accademico in discorso, professore a contratto per il corso di Politica Economica e Scienza delle Finanze presso la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università degli Studi di Viterbo – “La Tuscia”.

Pubblicazioni

1992: nel numero di novembre-dicembre, la rivista “Linea Ecologica” ha pubblicato l’articolo dal titolo “La posizione africana nel commercio internazionale del legname”;
1993: nel numero di febbraio, la “Rivista di Politica Agraria” pubblica l’articolo dal titolo “I prodotti agricoli nelle teorie del commercio internazionale”;
1993: nel numero di settembre-ottobre, la rivista “Linea Ecologica” ha pubblicato l’articolo dal titolo “Un’applicazione di programmazione lineare in campo vivaistico-forestale”;
1994: il 4 maggio la Facoltà di Economia dell’Università di Viterbo pubblica l’”Occasional paper n° 3 – Riflessioni in margine alla critica di Paolo Sylos Labini della tesi di Marx sulla miseria crescente”;
1995: nel mese di settembre la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Viterbo – “La Tuscia” ha pubblicato la Tesi di laurea “Il commercio dei prodotti agricoli tra paesi avanzati e paesi in via di sviluppo dal dopoguerra ad oggi”.
1995: nel mese di ottobre la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Viterbo – “La Tuscia” pubblica la Tesi di dottorato “Teorie, metodi, verifiche empiriche in economia internazionale: la posizione italiana nel commercio mondiale di prodotti forestali”;
1995: nel mese di novembre l’Istituto Economico della Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Viterbo – “La Tuscia” ha pubblicato gli “Appunti di microeconomia – Dispense del corso di Economia politica I” , dispense per l’anno accademico 1995-1996 ;
1996: nel mese di maggio l’Istituto Economico della Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Viterbo – “La Tuscia” pubblica nel “Working Paper” numero 1: “Riflessioni in margine alla critica di Paolo Sylos della tesi di Marx della miseria crescente”, un affinamento dell’”Occasional paper n° 3″ del 1994;
1996: nel mese di giugno la Biblioteca della Facoltà di Economia ha pubblicato nella collana della Biblioteca di Facoltà, TURMS, Serie I, Scienze sociali, n° 2, gli “Appunti di microeconomia – Dispense del corso di Economia politica I”.

L’impegno politico di Luca Concioni risale al 1995, quando è stato eletto consigliere comunale a Orvieto.
Lo stesso anno si ammala di sclerosi laterale amiotrofica e decide di dimettersi.
Trascorre alcuni anni passando da un ospedale a un altro, da un ricovero a un altro, dalla speranza alla disperazione, fino a quando gli viene definitivamente confermata la diagnosi di sclerosi laterale amiotrofica. Nel 1999, decide di candidarsi alle elezioni amministrative. Questo è stato il momento in cui comincia a reagire veramente alla malattia e a rinnovare quella passione per la politica che non aveva più alimentato.
Nel mese di luglio dello stesso anno, navigando su internet, scopre il sito dei Radicali, www.radicali.it, e comincia ad interessarsi alle iniziative e alla storia di questo partito con grande interesse e attenzione.
Nell’aprile 2000 è candidato della Lista Bonino alle elezioni regionali in Umbria. Nel mese di agosto del 2000 i Radicali lanciano le prime elezioni on-line per eleggere 25 nuovi membri del Comitato di Coordinamento dei radicali. E’, così, che inizia la sua avventura politica con Marco Pannella e Emma Bonino.
Nel mese di dicembre dello stesso anno viene eletto nel Comitato e nel mese di Febbraio del 2001 interviene per la prima volta con il suo sintetizzatore vocale durante i lavori del Comitato a Chianciano. A conclusione della riunione, il Comitato fa propria una mozione che impegna il movimento nella battaglia per la libertà di ricerca scientifica.
Il 13 febbraio 2001, Luca Coscioni interviene all’audizione convocata dalla Commissione Temporanea sulla Genetica Umana e le Biotecnologie del Parlamento Europeo, tenutasi al fine di raccogliere il punto di vista di chi è colpito da malattie genetiche. Il suo intervento colpisce molto i commissari e i parlamentari, risollevando il dibattito europeo sulla clonazione terapeutica e l’utilizzo delle cellule staminali degli embrioni soprannumerari.
In occasione delle ultime elezioni politiche, Marco Pannella e la direzione dei radicali propongono a Luca Coscioni di essere il capolista delle liste Emma Bonino nel proporzionale. Nel frattempo, il Comitato dei radicali lo elegge all’unanimità Presidente.
Durante i mesi di campagna elettorale, 48 Premi Nobel e oltre 500 scienziati e ricercatori di tutto il mondo sostengono la sua candidatura portando all’attenzione dell’opinione pubblica il confronto laico su temi fino ad allora mai presi in seria considerazione da nessuna forza politica.

Curriculum 2

Se tu fossi qui davanti a me, non potresti sentire la mia voce. Nove anni fa sono stato colpito dalla sclerosi laterale amiotrofica. E’ una malattia neuromuscolare oggi incurabile, che rende chi ne è colpito paralitico e incapace di parlare con la propria voce. Oggi, grazie alla scienza, posso di nuovo comunicare. Impiego mediamente 30 secondi per scrivere una parola, che poi verrà letta dal sintetizzatore vocale del computer grazie al quale posso parlare, esprimermi. In una parola, vivere. Le parole per me sono divenute una risorsa scarsa. Devo distillarle una per una, come una cosa preziosa. Eppure, ce ne sono mille che vorrei urlare. Per dare a migliaia di persone come me una speranza. Perché la ricerca che potrebbe salvarci non si fermi. C’era un tempo per i miracoli della fede. C’è un tempo per i miracoli della scienza. Un giorno il mio medico potrà, lo spero, dirmi: “Prova ad alzarti, perché forse cammini”. Il fatto è che non ho molto tempo, non abbiamo molto tempo. E, tra una lacrima e un sorriso, le nostre dure esistenze non hanno bisogno degli anatemi dei fondamentalisti religiosi, ma del silenzio della libertà. Le nostre esistenze hanno bisogno di libertà per la ricerca scientifica. Ma non possono aspettare. Non possono aspettare le scuse di uno dei prossimi papi”.
Luca Coscioni, nato il 16 luglio 1967 ad Orvieto, insegnava POLITICA ECONOMICA all’università di Viterbo e si stava allenando per partecipare alla maratona di New York quando viene colpito dalla sclerosi laterale amiotrofica. Scrive Luca nel suo diario: “mi sono ammalato ed è come se fossi morto. Il Deserto è entrato dentro di me, il mio cuore si è fatto sabbia e credevo che il mio viaggio fosse finito”.
I primi esperimenti con le cellule staminali embrionali condotte sui topi dal professor Jeffrey Rothstein al John Hopkins Institute di Baltimora aprono una nuova frontiera della ricerca scientifica che potrebbe portare a curare anche la sclerosi laterale amiotrofica. Nel 2000 il Parlamento europeo vota una mozione contro la clonazione terapeutica, dopo che la Gran Bretagna aveva deciso di autorizzarla insieme alla ricerca sugli embrioni soprannumerari.
Luca Coscioni decide di candidarsi alle elezioni online per il rinnovo del Comitato Nazionale dei Radicali Italiani, l’organo deliberativo del movimento politico noto per le sue battaglie per la laicità e i diritti civili, promuovendo una campagna contro il proibizionismo sulla ricerca scientifica. Viene eletto, e i radicali fanno della battaglia per la libertà di ricerca sulle cellule staminali il tema centrale della loro campagna per le elezioni politiche del 2001.
Luca Coscioni è il candidato capolista ed è sostenuto da un appello firmato da 50 premi nobel di tutto il mondo. José Saramago, uno dei nobel, scrive: “forse il sostegno di un semplice scrittore come me stonerà un poco, o anche troppo, nella lista delle personalità scientifiche che, con i loro nomi e il loro prestigio, suggellano le affermazioni rese da Luca Coscioni. In ogni caso, potete disporre del mio nome. Purché la luce della ragione e del rispetto umano possa illuminare i tetri spiriti di coloro che si credono ancora, e per sempre, padroni del nostro destino. Attendevamo da molto tempo che si facesse giorno, eravamo sfiancati dall’attesa, ma ad un tratto il coraggio di un uomo reso muto da una malattia terribile ci ha restituito una nuova forza”.
Luca partecipa a dibattiti televisivi nazionali intervenendo con il suo sintetizzatore vocale, viene ricevuto dal presidente della Repubblica Azelio Ciampi e dal ministro della Sanità Umberto Veronesi, partecipa a sit-in di protesta e arriva fino ad autoridurre i propri farmaci in un’azione nonviolenta atta a denunciare l’assenza di sufficiente informazione da parte della televisione pubblica sulla questione della libertà della ricerca scientifica.
Non viene eletto, ma pochi mesi dopo è di nuovo sostenuto da centinaia di scienziati, medici, malati e personalità politiche e della cultura come candidato per il Comitato Nazionale di Bioetica.
Il 20 settembre del 2002, giorno in cui in Italia si commemora la liberazione di Roma dal potere temporale del Vaticano, viene fondata l’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica con “lo scopo di promuovere la libertà di cura e di ricerca scientifica, l’assistenza personale autogestita e affermare i diritti umani, civili e politici delle persone malate e disabili”.
Attualmente l’Associazione Luca Coscioni è impegnata in una campagna referendaria volta a cancellare la legge sulla procreazione medicalmente assistita, approvata nel febbraio 2004 dal Parlamento italiano, che vieta qualsiasi forma di ricerca sulle cellule staminali embrionali.
A livello internazionale l’Associazione conduce una campagna contro la proposta, sostenuta da alcuni paesi in sede Onu, di una convenzione internazionale per la messa al bando totale della clonazione terapeutica. A questo scopo l’Associazione ha promosso nella sede Onu di Ginevra, durante i lavori della Commissione sui diritti umani, un briefing dal titolo “Libertà di ricerca scientifica e di terapia come diritto umano”. Al briefing, che ha visto la partecipazione di delegati di oltre 40 paesi membri dell’Onu, hanno preso parte José Bernardo Cibelli, del team di ricercatori sudcoreani che hanno condotto il primo esperimento di clonazione terapeutica umana, e Bernat Soria Escoms, direttore del primo programma spagnolo di ricerca sulle cellule staminali.

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