La politica

La politica è una delle mie tre grandi passioni.

Le altre due sono la ricerca scientifica e la maratona. Il mio impegno politico risale al 1995, quando sono eletto consigliere comunale di minoranza e capogruppo della Lista (civica) “Per Orvieto” nella cittadina dove sono nato, appunto Orvieto. Di lì a poco, un episodio che anticiperà il profondo cambiamento nella mia esistenza: il cedimento della gamba destra durante il mio abituale allenamento fino alla diagnosi di sclerosi laterale amiotrofica. Da quel momento ho dovuto interrompere le mie corse di maratona e l’attività di docente universitario; e mi sono sposato con Maria Antonietta, grande compagna di vita e di battaglie politiche, nella gioia e nella sofferenza. Una delle cose che non muta, che anzi si rafforza con l’avanzare della malattia, è l’impegno politico. Un impegno, un quasi  dovere per me e Maria Antonietta, da quando abbiamo fondato una associazione di tutela dei diritti dei malati e disabili, una sorta di osservatorio sulle malattie neurologiche e neurodegenerative a partire dal comprensorio orvietano, “l’Associazione Don Lorenzo Milani”. Parallelamente ho cominciato a seguire con interesse l’attività del Partito Radicale,  e su Radio Radicale la trasmissione Catallassi, con le interviste-conversazioni sull’economia, condotte da Benedetto Della Vedova, mi fa compagnia il sabato mattina, e mi riporta alla mia attività, bruscamente interrotta, di ricercatore e docente universitario di politica economica. Un impegno politico che  ho sentito di reinventare e riprendere,  tra i radicali  nel 1999 iscrivendomi al Partito Radicale e candidandomi alle elezioni regionali del 16 aprile 2000 (regione Umbria) con la Lista Bonino.

Ma l’opportunità nuova che permette a un disabile senza più voce e in sedia a rotelle come me, giunge con l’esperimento, unico fino ad allora sulla scena politica italiana, con le elezioni online di una parte dei dirigenti del Comitato di coordinamento radicale. Grazie a internet, posso impegnarmi alla pari degli altri candidati in una vera campagna elettorale; il mio programma si rassume in una parola, antiproibizionismo, i  partciolare, nel campo della scienza e della ricerca. Sono tra i più votati con 527 preferenze e tengo il 15 dicembre del 2000 il mio primo discorso davanti alla nuova Assemblea radicale. Alle  elezioni politiche del 2001 sono capolista della Lista Bonino nelle circoscrizioni Emilia Romagna, Lazio ed Umbria: “le grandi battaglie di libertà devono prendere corpo e parola (…), Luca Coscioni darà corpo all’idea di laicità della ricerca” -  annuncia Marco Pannella a Radio Radicale -.

Luca Coscioni – da un’intervista a “DM” – periodico sulla distrofia muscolare, marzo 2001


Il mio dibattito, “Per un’identità moderna di Orvieto”
Il mio dibattito, “Per un’identità moderna di Orvieto”

[1995] Il mio impegno in politica e la diagnosi di Sla

L’avventura politica inizia quando sono eletto consigliere comunale della Lista (civica) “Per Orvieto”. Il 15 gennaio con il mio primo dibattito “Per un’identità moderna di Orvieto” anticipo l’intenzione di presentare una lista civica: «Cosa di meglio di un gruppo di cittadini che si aggreghino per gestire direttamente la politica. Chiaramente dopo aver aperto un dibattito, dopo essersi confrontati non tanto sulle posizioni ideologiche, che noi riteniamo essere fondamentali per ogni scelta di carattere politico, ma del resto se andiamo a guardare nei partiti di oggi, questa ideologia non solo è venuta meno, ma è stata molto spesso tradita. Detto questo ritengo che una discussione con la cittadinanza sia preliminare prima di ogni costituzione, o di una aggregazione di cittadini, di un’associazione, di una lista civica, come volete chiamarla voi. La cosa più importante è che… [continua]».

I miei interventi in Consiglio Comunale


Associazione Don Lorenzo Milani
Associazione Don Lorenzo Milani

[1997-1998] Associazione Don Lorenzo Milani e intanto la Sla avanza

La diagnosi di malattia del primo e secondo neurone del moto, è certa: la malattia mi impedisce di seguire come vorrei la realtà politica territoriale. Per questo comunico al sindaco di Orvieto Cimicchi la mia intenzione di dimettermi:”Caro Stefano, Ti scrivo per comunicarti che ho deciso di dare le dimissioni dall’incarico di Consigliere Comunale. Le mie attuali condizioni di salute non mi consentono infatti di prendere attivamente parte alle sedute consiliari (…)”.
Non mi sottraggo all’ impegno di docente alla facoltà di economia della Università degli studi della Tuscia di Viterbo, dove tengo, nell’aprile del 1997, purtroppo non per mia volontà, ma per il mancato rinnovo del contratto l’ultima sessione di esami diPolitica economia e scienza delle finanze.  Così come non posso sottrarmi alla quotidiana lotta alla sclerosi laterale amiotrofica, ogni giorno devo fare i conti con gli ostacoli all’accesso alla assistenza fisioterapica domiciliare. E non sono il solo. Non siamo soli.  Decido così con Maria Antonietta di fondare la “Associazione Don Lorenzo Milani per la tutela dei diritti del malato e la lotta alle malattie neurologiche“.
Scriviamo al responsabile Asl del servizio di assistenza domiciliare: «Egregio Dottor Lombardelli, Le scriviamo per chiederLe di destinare, possibilmente in tempi brevi, un fisioterapista al trattamento domiciliare dei soli pazienti neurologici e muscolari cronici.
L’assistenza sanitaria riabilitativa domiciliare per i disabili e/o malati cronici, lungi dall’essere per i beneficiari una mera “comodità”, come purtroppo da molti immotivatamente e cinicamente sostenuto, è, in realtà, una esigenza non più eludibile, anche nel comprensorio orvietano. La legge 5 febbraio 1992, n° 104 recita… [continua]».


Marco Pannella e Emma Bonino: Il mio incontro con i Radicali
Marco Pannella e Emma Bonino

[1999] Il Partito Radicale e i radicali

Appena immobilizzato dalla malattia, comincio a viaggiare su Internet e visitando i siti radicali mi riconosco nelle loro battaglie e racconto la mia storia. Mi iscrivo al Partito Radicale e voto Lista Bonino alle elezioni europee di giugno, contribuendo al successo dell’ 8,5 per cento e alla elezione dei 7 deputati europei. [continua]


Manifesto per la campagna elettorale di Luca Coscioni, candidato della Lista Bonino alla presidenza della Regione Umbria.
Manifesto elettorale regionali Umbria

[aprile 2000] Lista Bonino – Candidato alle elezioni regionali in Umbria

Al Consiglio Regione Umbria “Per una Primavera di Liberazione”, mi candido nella Lista Emma Bonino. Pochi mesi dopo i Radicali lanciano le prime elezioni on-line per eleggere 25 nuovi membri del Comitato di Coordinamento dei radicali. È così che do seguito alla mia avventura politica con Marco Pannella e Emma Bonino.

Il mio percorso di conoscenza sul tema di ricerca scientifica e malattie neurodegenerative prosegue. Dalla Gran Bretagna arriva il Rapporto Donaldson, il primo studio organico sulle potenzialità terapeutiche delle cellule staminali, del professor Liam Donaldson, voluto da Tony Blair per la ricerca sulle cellule staminali. In Italia a settembre il Ministro della salute Umberto Veronesi, istituisce la Commissione di studio per l’uso di cellule staminali per finalità terapeutiche, presieduta dal Professor Renato Dulbecco, composta da 25 esperti a cui vengono sottoposte alcune questioni di ordine scientifico ed etico.

Il rapporto finale della Commissione è chiarissimo: è un dovere della società favorire e sostenere la ricerca su tutte le fonti di cellule staminali e per quanto riguarda le cellule staminali ricavate da embrioni, la maggioranza della Commissione suggerisce che sia consentito esclusivamente il ricorso a embrioni soprannumerari.


Elezioni online Comitato Radicali Italiani
Elezioni online Comitato Radicali Italiani

[ottobre 2000] Elezioni online e la Lista (aperta) antiproibizionista sulla scienza, sulla ricerca scientifica.

L’esperimento (finora unico sulla scena italiana) della elezione on line di un terzo dei dirigenti radicali fa di me il simbolo e l’incarnazione della battaglia sulla libertà di ricerca scientifica. La campagna telematica parte a fine estate. Il forum in cui si tiene il dibattito per la presentazione delle liste è entrato da poco in funzione, quando vi compare un messaggio dal titolo “Lista (aperta) antiproibizionista sulla scienza, sulle droghe, sui diritti individuali, religiosi, politici, economici e sessuali”. In quel messaggio racconto la mia storia e propongo di estendere la tradizionale battaglia antiproibizionista dei radicali alla ricerca scientifica. La mia presentazione colpisce subito tutti. Marco Pannella ed Emma Bonino mi incoraggiano. Gaetano Dentamaro mi sceglie come capolista della lista “Antiproibizionisti sulla scienza, sulla droga, su tutto”. Risultato: ottengo 527 voti e il 15 dicembre, a Chianciano, tengo il mio primo discorso davanti alla nuova assemblea. [continua


Primo discorso al Comitato di Coordinamento di Radicali Italiani
Primo discorso al Comitato di Coordinamento di Radicali Italiani

[2000] Il mio primo discorso davanti all’Assemblea radicale e l’incontro fisico con Marco e Emma

Con Maria Antonietta, la sola a saper leggere le mie labbra e a trasformare i suoni incomprensibili in parole, mi presento davanti a una platea attenta e silenziosa e propongo di lottare per la legalizzazione della clonazione terapeutica, che potrebbe in futuro curare 10 milioni di italiani affetti da malattie come la Sla, l’Alzheimer, il Parkinson, e che è vietata a causa delle pressioni e dalle ingerenze clericali. In quel momento si tratta di un problema sconosciuto ai più: in Italia si è parlato di cellule staminali soltanto quell’estate, in occasione del via libera del Governo Blair e del Parlamento inglese alla sperimentazione. «Quest’anno, il lungo e gelido inverno per milioni di malati, cittadini della Unione Europea, è cominciato presto, non certo dal punto di vista meteorologico, ma… [continua]».


Il mio intervento all’audizione sulla genetica umana all’Europarlamento
Il mio intervento al Parlamento Europeo

[gennaio-maggio 2001] Candidato al Parlamento italiano e intervento al Parlamento europeo

“Le grandi battaglie di libertà devono prendere corpo e parola (…), Luca Coscioni darà corpo all’idea di laicità della ricerca” -  annuncia Marco Pannella a Radio Radicale.  Accetto la proposta di Marco di essere il capolista della Lista Bonino nelle circoscrizioni di Emilia Romagna, Lazio ed Umbria. Il 13 febbraio intervengo all’audizione sulla genetica umana all’Europarlamento: «Cinque anni e mezzo fa, ero allora docente di Politicaeconomica all’Università di Viterbo e stavo concludendo il corso di dottorato in Economia ambientale, mi accorsi che la gamba destra era molto rigida, si piegava con grande difficoltà. Un pomeriggio, decisi comunque di riprendere gli allenamenti e di cominciare la preparazione della maratona di New York. Dopo pochi passi, fui costretto a fermarmi, non riuscivo più a correre. Ancora non lo sapevo, ma quello sarebbe stato il mio ultimo allenamento. Due mesi dopo, mi venne diagnosticata la sclerosi laterale amiotrofica. Il neurologo non ebbe la forza di comunicarmi personalmente che…. [continua


Manifestazione di Ferragosto in Vaticano
Manifestazione di Ferragosto in Vaticano

[luglio-novembre 2001] Manifestazione di Ferragosto in Vaticano e il Pacchetto di leggi di iniziativa popolare “Luca Coscioni”

Sono eletto Presidente di Radicali Italiani con Rita Bernardini e Benedetto Della Vedova e mobilito i radicali per una manifestazione ferragostana al Vaticano: “Clonazione terapeutica? sì grazie”. Alle questioni a me care della libertà di ricerca scientifica è dedicato il convegno: “Le cellule staminali: per la libertà di ricerca in Europa” che il 18 e 19 settembre gli europarlamentari radicali organizzano a Bruxelles e a quella della laicità dello Stato contro tutti fondamentalismi,  il tradizionale appuntamento anticlericale del XX settembre in occasione del 131° anniversario. Anche i temi cosiddetti “Coscioni” in materia di ricerca scientifica, di clonazione terapeutica e di procreazione medicalmente assistita,  in materia di eutanasia e di uso terapeutico della marijuana entrano a far parte delle proposte di legge di iniziativa popolare liberali, liberiste e libertariepresentate in Corte di Cassazione da Radicali Italiani il 4 settembre 2001.
(Vedi le proposte di legge - link esterno)


Comitato Nazionale per la Bioetica
Comitato Nazionale per la Bioetica

[giugno 2002] Il Governo mi esclude dal Comitato Nazionale di Bioetica, con sei mesi di ritardo

Tra i cinquanta nomi indicati dal Presidente del Consiglio Berlusconi che compongono l’organismo consultivo in materia di bioetica, non ha trovato posto il mio. Pannella ha detto che  sono stato “molto colpito dall’esclusione dal Comitato nazionale di bioetica voluta dal governo Berlusconi. Non eravamo solo noi a volerlo. Fu escluso nonostante fosse riuscito a muovere e commuovere tante persone: scienziati, ricercatori, professori. Aveva l’appoggio di 100 premi Nobel, c’era un appello firmato da mille tra professori e scienziati, e decine di migliaia di persone lo hanno sostenuto con parole, denaro, opere, idee e speranze. Per lui fu un dolore, perché era convinto di poter dare un contributo importante». Sì, certo, la mia candidatura al CNB  presentata il 21 dicembre del 2001, con il professor Giulio Cossu dell’Istituto di Ricerca sulle Cellule Staminali del San Raffaele di Milano e Rita Bernardini è stata sostenuta da un totale di 2.558 firmatari tra cui scienziati, giornalisti, parlamentari, amministratori locali, centinaia di malati e familiari di malati ma Coscioni non c’è.  In compenso, ci sono un monsignore e un presidente che pur essendo ordinario di Filosofia del diritto, e dunque non propriamente un esperto in materia, può però vantare di qualificanti frequentazioni vaticane. “Più che un parto è un aborto”.


Luca Coscioni aI primo congresso di Radicali Italiani
Primo congresso Radicali Italiani

[luglio 2002] Trapianto di cellule staminali e elezione a Presidente al Primo Congresso di Radicali Italiani

Il 6 luglio del 2002 partecipo al primo Congresso di Radicali Italiani e sono eletto Presidente con Rita Bernardini e Benedetto Della Vedova: «Care compagne, cari compagni, sono molto contento ed emozionato di partecipare al primo congresso di Radicali Italiani. Il 20 maggio 2002, alle 9 di mattina, sono entrato nella sala operatoria del reparto di neurochirurgia dell’ospedale Giovanni Bosco di Torino. Ho omesso la parola san, cioè santo, perché, pur se bene organizzato, il reparto è un piccolo inferno. Ne parlo ancora con dolore. È molto doloroso per me ricordare quei giorni, ma è necessario, e lo è politicamente, non solo umanamente, nel senso di una delle tante esperienze umane. La sala operatoria aveva qualcosa di familiare. Sembrava la nostra cucina: tecnologicamente avanzata e completamente e rigorosamente in acciaio. Marco e Matteo dovrebbero ricordarsela. Di lì sono infatti usciti i peperoni di Maria Antonietta, molto pochi, ma molto buoni. Avevo lo stomaco in gola. Prima di essere addormentato, ho salutato con un bacio Maria Antonietta, ho rivolto il mio pensiero alle.. [continua]».


Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica
Associazione Luca Coscioni
per la libertà di ricerca scientifica

[settembre 2002]  La nascita dell’Associazione Luca Coscioni

«Ce l’abbiamo fatta. In poco più di due mesi – grazie all’impulso di Marco Pannella, del Segretario di Radicali Italiani Daniele Capezzone, del lavoro concreto della Presidente Rita Bernardini e di tanti altri radicali – l’Associazione che porta il mio nome è stata già registrata presso un notaio e terrà il suo primo congresso il 21 e 22 dicembre a Roma presso l’Hotel Visconti Palace. Quella sarà l’occasione per definire e approvare il programma annuale e per decidere come l’Associazione dovrà organizzarsi per perseguire i suoi obiettivi. A mano a mano che passano i giorni, mi rendo conto che siamo determinanti – e non solo in Italia – per imprimere una svolta laica a tutto ciò che riguarda i diritti civili ed umani. Francamente mi sono posto il problema se non stavamo per dare vita ad una delle decine di migliaia di associazioni che già si occupano dei diritti del malato, ma strada facendo,! guardando a me stesso, alla mia vita e alla condizione di tante persone, alle idee che mi e ci animano, mi sono reso conto che stavamo per far nascere qualcosa di cui c’è assoluta necessità. Chi si occupa, infatti, di libertà di ricerca scientifica in forma organizzata?». [continua]

Atto costitutivo


Il potere temporale della Chiesa cattolica 133 anni dopo
Il potere temporale della Chiesa cattolica 133 anni dopo

[settembre 2002] La manifestazione: “Libere Chiese, Libero Stato, Libera ricerca, Libera cura, per la vita”

Partecipo alla manifestazione per la commemorazione dell’Anniversario della breccia di Porta Pia. «Perché vorrei che i laici guardassero alle persone disabili e malate come guardano a Stephen Hawking, cioè come a persone capaci di volere intendere, di credere in altro che nel potere, nell’oro, nell’argento. Che non temessero e condannassero, come del resto i credenti, la malattia e la disabilità. Il Parlamento italiano si appresta a varare dunque una normativa clericale sulla procreazione medicalmente assistita. Questa legge, vietando la clonazione terapeutica e gli studi sugli embrioni soprannumerari, farà precipitare definitivamente la ricerca italiana in un baratro. Infatti gli studi sulle cellule staminali embrionali non potranno essere condotti nel nostro Paese. Vorrei che la libertà di cura non fosse solo una vuota enunciazione, ma che si traducesse, nei modi e nei tempi della scienza, e non in quelli delle convinzioni religiose, in nuove terapie liberamente accessibili in ogni parte del mondo. I nostri parlamentari dovrebbero… [continua


L'incontro con il Premio Nobel Josè Saramago a Siena
L’incontro con il Premio Nobel Josè Saramago a Siena

[novembre 2002] Incontro con Josè Saramago a Siena

Il Premio Nobel per la letteratura (1998) José Saramago accetta la mia proposta di divenire Presidente d’onore dell’Associazione che terrà il suo Congresso costituente di lì a un mese. Saramago nel 2001 è stato uno dei 50 premi nobel che appoggiarono la mia candidatura alla Camera dei deputati e con una lettera rispose al mio appello per la libertà di ricerca scientifica: “‘Forse il sostegno di un semplice scrittore come me stonerà un poco, o anche troppo, nella lista delle personalità scientifiche che, con i loro nomi e il loro prestigio, suggellano le affermazioni rese da Luca Coscioni in quella sua lettera del 20 marzo, così chiara e commovente. In ogni caso, potete disporre del mio nome. Purché la luce della ragione e del rispetto umano possa illuminare i tetri spiriti di coloro che si credono ancora, e per sempre, padroni del nostro destino. Attendevamo da molto tempo che si facesse giorno, eravamo sfiancati dall’attesa, ma ad un tratto il coraggio di un uomo reso muto da una malattia terribile ci ha restituito una nuova forza. Grazie per questo” [continua].


Associazione Luca Coscioni
Associazione Luca Coscioni

[dicembre 2002] Primo congresso della Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica Roma Hotel Visconti 21-22 dicembre

Ho letto con piacere, caro Mieli, il suo intervento a proposito della ricerca sulle cellule staminali. Ci sono infatti così poche voci in Italia che si alzano a difesa della libertà di ricerca e di cura, al contrario di quanto avviene negli Usa dove per altro nessuno si sogna neanche lontanamente di vietare la ricerca sugli embrioni se finanziata da fondi privati. Non so cosa mi risponderebbe il ministro Sirchia, perché non ha mai avuto il coraggio di rispondere alle domande che pure più volte gli ho posto. Io rappresento infatti uno di quei dieci milioni di malati (questa la cifra individuata dal rapporto della Commissione presieduta dal Premio Nobel Renato Dulbecco e istituita dall’allora ministro della Sanità Umberto Veronesi) che potrebbero essere curati (o quantomeno «soffrire un po’ meno») grazie alla ricerca sulle cellule staminali, comprese quelle derivate dalle migliaia di embrioni congelati conservati nei centri per la fecondazione assistita e attualmente destinanti alla spazzatura.” [continua]

Vai al sito dell’Associazione Luca Coscioni


Anniversario della breccia di Porta Pia
Anniversario della breccia di Porta Pia

[2003] Anniversario della breccia di Porta Pia

Così come nel 2002, partecipo alla manifestazione per la commemorazione dell’Anniversario della breccia di Porta Pia. «Perché vorrei che i laici guardassero alle persone disabili e malate come guardano a Stephen Hawking, cioè come a persone capaci di volere intendere, di credere in altro che nel potere, nell’oro, nell’argento. Che non temessero e condannassero, come del resto i credenti, la malattia e la disabilità. Il Parlamento italiano si appresta a varare dunque una normativa clericale sulla procreazione medicalmente assistita. Questa legge, vietando la clonazione terapeutica e gli studi sugli embrioni soprannumerari, farà precipitare definitivamente la ricerca italiana in un baratro. Infatti gli studi sulle cellule staminali embrionali non potranno essere condotti nel nostro Paese. Vorrei che la libertà di cura non fosse solo una vuota enunciazione, ma che si traducesse, nei modi e nei tempi della scienza, e non in quelli delle convinzioni religiose, in nuove terapie liberamente accessibili in ogni parte del mondo. I nostri parlamentari dovrebbero… [continua]


Luca Coscioni, Maria Antonietta Farina e Ilena Argentin
Luca Coscioni, Maria Antonietta Farina e Ilena Argentin

[gennaio 2004] II Congresso della Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica (17-18 gennaio – Roma)

Una lettera del segretario della Associazione Rita Bernardini è stata indirizzata ai direttori dei quotidiani, delle testate giornalistiche RAI e di  MEDIASET: «È passato più di un anno dal 1° Congresso dell’Associazione Luca Coscioni e ci troviamo alle porte del nuovo appuntamento assembleare che stabilirà la politica dell’Associazione per il nuovo anno. I vostri lettori, i vostri telespettatori o ascoltatori non hanno di certo potuto conoscere cosa pensi e cosa proponga il leader dell’Associazione e Presidente di Radicali Italiani, Luca Coscioni. Non possono saperlo perché – tranne le eccezioni dell’Opinione, del Riformista, del Foglio e, come sempre, di Radio Radicale – le vostre testate hanno taciuto su tutte le iniziative portate avanti dall’Associazione e dal suo presidente. Eppure, l’Associazione è passata dai 250 iscritti del dicembre 2002 ai 1.650 dell’anno che sta per concludersi. Fra i suoi iscritti e contribuenti figurano personalità come i professori: Giulio Cossu, Mauro Barni, Gilberto Corbellini, Claudio Giorlandino, Carlo Flamigni, Fernando Aiuti, Gianni Vattimo, Margherita Hack, Cesare Galli. 2.408 scienziati e ricercatori sono firmatari dell’appello di Luca Coscioni ai Parlamentari affinché le leggi italiane “siano scevre da ogni impostazione ideologica e rispettose delle esigenze della ricerca e della scienza” [continua]».

Vai al sito dell’Associazione Luca Coscioni  Il mio intervento al congresso


Il mio impegno per il Referendum sulla Legge n. 40
Il mio impegno per il Referendum sulla Legge n. 40

[2004] Il mio impegno per il Referendum sulla Legge n. 40

Con l’approvazione della legge 40 del 19 febbraio in materia di procreazione medicalmente assistita e con essa il divieto di sperimentazione sulle cellule staminali embrionali, i radicali avviano un nuovo fronte di lotta politica, con il deposito  in Corte di Cassazione di cinque quesiti referendari di cui uno totalmente abrogativo della legge stessa: “fecondazione assistita e libertà di ricerca scientifica” che ha il sostegno di 50 premi Nobel e di 2400 accademici e scienziati. Ci diamo un nuovo appuntamento a Roma in Cassazione per il 30 settembre: questa volta per consegnare oltre un milione di firme sul referendum completamente abrogativo e oltre settecentomila su quesiti parziali [continua].


Sessione costitutiva Congresso Mondiale per la libertà di ricerca scientifica
Sessione costitutiva Congresso Mondiale per la libertà di ricerca scientifica

[ottobre 2004] Sessione Costitutiva del Congresso mondiale per la libertà di ricerca scientifica

“Se in Italia proprio sulla malattia che mi ha colpito si è ancora ancorati agli studi sulle cellule staminali adulte, non deve stupirci la notizia che la ricerca scientifica in Gran Bretagna sta avanzando. E’ stata presentata, congiuntamente, dal Professor Ian Wilmut del Roslin Institute a Edimburgo, che clonò la Pecora Dolly, ed il Professor Chris Shaw del Dipartimento di Neurologia al King’s College Hospital a Londra una richiesta di autorizzazione presso la Human Fertilisation and Embryology Authority per procedere alla clonazione di embrioni umani da utilizzare per la ricerca delle cause della Sclerosi laterale amiotrofica. Se verrà approvata, gli studiosi utilizzeranno la tecnica di clonazione sviluppata dal Professor Wilmut per generare le cellule staminali, che potranno differenziarsi nei motoneuroni. La sperimentazione potrà partire già dalla primavera prossima, e i ricercatori saranno così in grado di poter studiare l’esatta progressione della degenerazione del motoneurone in laboratorio. [atti sessione costitutiva].


Copertina Corriere della Sera Magazine: Luca Coscioni. L’uomo della libertà di ricerca scientifica
Copertina Corriere della Sera Magazine

[gennaio 2005] Luca Coscioni “L’uomo della libertà di ricerca scientifica (Corriere della Sera Magazine)

Il direttore del Corsera Paolo Mieli mi ha voluto in copertina: «C’e chi osserva la mia immobilità e si interroga se sono sordo. Chi, in albergo, domanda a mia moglie se posso salire da solo, scendendo dalla carrozzina, i tre gradini davanti all’ascensore. E persino quelli che, con discrezione, le chiedono se riesco a scopare. E io, che ci sento benissimo, avrei voglia di rispondere: brutto imbecille, non farò tutte le posizioni del kamasutra, ma me la cavo anch’io. Infine, un corpo ostaggio della politica che per poter gridare – senza avere più voce – si è fatto corpo politico a sua volta: manifesto di carne sconvolta e rabbia lucida, progetto e battaglia civili. Un corpo scomodo a dirsi: “Sono un uomo imprigionato in un gigante di pietra, questo però mi ha reso duro e forte“. Ma scomodo, molto scomodo, anche per quelli che fingono di non vederlo e preferiscono liquidarlo con due soldi di pietismo laico e uno di carità cristiana. Luca Coscioni, 37 anni, umbro di Orvieto, è quel corpo. Lo abita a fatica – “l’intelletto è l’unica risorsa che può aiutarti” e vuole riabilitarlo. Lo pretende, da quando, dieci anni fa, una sclerosi laterale amiotrofica lo ha consegnato a una sedia a rotelle: lui che, quando ha sentito le gambe farsi marmo, stava preparando la maratona di New York. E poi lo ha ridotto a dialogare attraverso un sintetizzatore vocale che  traduce le parole scritte al computer, una ogni trenta secondi, “costretto a doverne fare economia”: lui che era un prof che sapeva far lezione. E incantare gli studenti. E Maria Antonietta più di tutti, se quella studentessa un po’ speciale è diventata la sua compagna e poi sua moglie» [continua].


Associazione Luca Coscioni
Associazione Luca Coscioni

[gennaio 2005] III Congresso della Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica (21-22-23. Milano)

“Rivolgo innanzitutto un saluto a Franco Cuccaro, membro del Consiglio generale dell’Associazione Luca Coscioni, malato di sclerosi laterale amiotrofica, deceduto a dicembre e un caloroso abbraccio ai genitori e un ringraziamento per averlo accompagnato generosamente e dignitosamente durante gli anni bui della sua malattia. Care compagne, cari compagni, questi lunghissimi mesi sono stati caratterizzati da un lavoro umano e politico che continuo a considerare vitale. Continua a sorreggermi il valore, il senso e la verità di una così grande battaglia di libertà e di civiltà, che sta per entrare in una fase molto delicata, valore, senso, verità del mio, del nostro passato, del presente e del futuro, indispensabili e indissolubili, valore politico tout court”(…).

Vai al sito dell’Associazione Luca Coscioni


Logo Radicali Lista Coscioni
Logo Radicali Lista Coscioni

[febbraio 2005] Il veto dell’Unione alla Lista che porta il mio nome

È Marco Pannella a parlare di Unione Italo-Vaticana, dell’unione bi-polare nel nome del veto all’uomo simbolo della lotta per la libertà di ricerca, di scienza, di cura.«Sono le coscienze a fare paura, quando parlano della vita e della morte, della normalità e della diversità, della malattia e della speranza di guarigione, sottratte alla possibilità di vivere questo tempo. Per questo è necessario l’oscuramento del mio nome”. Lo dichiaro al “Quotidiano Nazionale” , commentando il veto avanzato dalla Margherita al suo nome sulle liste per le regionali. “Il mio nome dà volto, voce, corpo, ad una verità che riguarda tutti, che, nel momento in cui la mia storia e la mia identità fosse nota, diventerebbe esplosiva. Si tratta dell’aspirazione alla libertà. E’ questa la cosa diventata insopportabile per la politica italiana». [continua]


Il mio intervento all’Assemblea dei mille
Il mio intervento all’Assemblea dei mille

[giugno 2005] Dalla invalidazione dei referendum alla “Assemblea dei mille”: nuovi obiettivi per la libera ricerca e la laicità

«Alla Cei è stato permesso, e qui sta la grave responsabilità del potere politico, di sedersi al tavolo delle trattative dove ha esercitato le parti di un vero e proprio soggetto politico, dimenticando che anche per i cattolici la libertà di coscienza e di conoscenza, la libera coscienza critica e la stessa libertà religiosa crescono più con la testimonianza che con l’osservanza di precetti e di dogmi. Per me il “che fare” è chiaro ed è contenuto nella mia coscienza, sebbene prostrata dalla malattia, non vuol cedere alla tentazione di lasciare questa battaglia, che dura ormai da ben cinque anni, di lasciar andare il mio desiderio di libertà, il mio ultimo desiderio. Confido che non manchi da oggi a partire proprio da questa Assemblea da parte di quanti hanno responsabilità civili, sociali e politiche, un rinnovato e più forte impegno nel dare un’autentica partecipazione che spinga a viverci e a vivere verso gli altri le posizioni laiche della conoscenza, della coscienza, di una ricerca scientifica libera. Perché non ci sarà… [continua


“La malattia che mi ha colpito sta facendo diminuire il livello di ossigeno nel sangue e aumentare quello della anidride carbonica, poiché non c’è un adeguato scambio di aria ed è compromessa la funzione dei muscoli respiratori. E’ chiaro a tutti quanto l’ossigeno sia indispensabile alla vita e quanto venga utilizzato da ogni cellula del nostro corpo. Senza di esso le cellule, e quindi il corpo, morirebbero.Non posso che vivere il tempo dando più fiato possibile, che è anelito d’amore e di speranza, a questa storia di libertà, di civiltà, di democrazia, di chi malato, ha il diritto civile di avvalersi del progresso della ricerca scientifica affinché il diritto alla salute, alla guarigione o comunque alla riduzione della sofferenza, vengano rispettati e non violati da una legge-dogma di Stato che in nome della fede blocca, sbarra la libertà di fare ricerca, di scoprire il mondo della vita e della natura.

Dunque una battaglia che non può che darci maggiore consapevolezza degli sforzi che sono necessari – i cui risultati non sono almeno per ora, scontati e prevedibili – per far conoscere il valore della libertà, della ricerca scientifica, di una sorta di religione della libertà che è imprescindibile per il progresso storico – politico, della democrazia nel nostro Paese.

Intervento al Consiglio generale dell’Associazione per la libertà di ricerca scientifica che porta il mio nome, 27 luglio 2005


Associazione Luca Coscioni
Associazione Luca Coscioni

[dicembre 2005] IV Congresso della Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica (2-3-4 Orvieto)

Apro i lavori del Quarto Congresso della Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, proprio nella mia città natale, con un nuovo sistema di scrittura con gli occhi.Grazie a questo strumento a comando visivo, in questo momento, il mio vivere e pensare sono un tutto uno, si muovono di pari passo, si fecondano a vicenda e giungono a voi, con immediatezza e senza filtri. Con il semplice movimento degli occhi posso selezionare lettere o intere parole su una tastiera virtuale, visualizzata sullo schermo ed in questo modo scrivere i miei pensieri, trasformati poi, in voce da un sintetizzatore vocale. Gli occhi sono oggi, lo specchio della mia, della nostra battaglia di libertà.

Vai al sito dell’Associazione Luca Coscioni  Leggi il mio intervento


“Nel corso degli ultimi mesi, la malattia non mi ha concesso nessun atto di clemenza. Sembra che stia erodendo la mia capacità respiratoria, la mia capacità vitale. La mia prigionia, la mia debolezza, la impossibilità di difendermi da una ingiusta sorte, da un infausto destino, mi fa sentire in qualche modo, vicino a coloro che si trovano prigionieri perché privati della libertà personale ma bisognosi soprattutto di un annuncio di speranza, di un segno di riconciliazione con la propria esistenza. Ed io che non trovo pace, che vorrei finalmente far pace con il mio corpo.
Dunque “liberare i prigionieri” dovremmo gridare. Vorrei con te, con voi, poterlo urlare. Ma non sarò fisicamente presente, non posso permettermelo, ma ci sarò in altro. Ci sarà Maria Antonietta a cui ho chiesto di marciare anche per me. Tuo Luca”

Da Luca Coscioni a Marco Pannella - Orvieto, 24 dicembre 2005


Congresso Mondiale Libertà di Ricerca Scientifica
Congresso Mondiale Libertà di Ricerca Scientifica

[febbraio 2006, 16-18] Primo Congresso mondiale per la libertà di ricerca scientifica Roma

«Questo primo incontro del Congresso Mondiale per la libertà di ricerca scientifica, si colloca in un momento particolarmente difficile della mia esistenza. Non che non ce ne siano stati altri, in passato di meno crudeli. Ma la coscienza del tempo della vita, della sua libertà, della dignità umana e del limite oltre il quale non andare, producono pensieri e sentimenti inaccettabili ed inaccessibili. La sclerosi laterale amiotrofica non limita le facoltà dell’intelletto, rende lucida la coscienza di sentire la disperazione e la paura del tempo della vita. Tempo che si restringe violentemente e che mi costringe a porre l’urgenza, del prezzo che milioni di persone in tutto il mondo stanno pagando e dovranno pagare, per una cultura di potere, di classe, e non solo politica, impregnata di dogmi e pregiudizi antiscientifici, che tagliano fuori il sapere scientifico, che tagliano fuori le libertà personali di disporre della conoscenza. La partita in gioco è troppo alta per… [continua

Leggi il testo del mio intervento  Il mio intervento audio-video


Le mie tracce politiche

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