“Il potere temporale della Chiesa cattolica 133 anni dopo”

  • Data: 19 Settembre 2003
  • Luogo: Roma - Sala del cenacolo, Camera dei Deputati
  • Fonte: Radio Radicale

19 settembre 2003 – Roma: intervento di Luca Coscioni al convegno organizzato dai Radicali Italiani in occasione dell’anniversario della breccia di Porta Pia.

Prima parte del Convegno organizzato dai Radicali Italiani in occasione dell’anniversario della breccia di Porta Pia dal titolo “Il potere temporale della Chiesa cattolica 133 anni dopo”. Sono intervenuti, tra gli altri, i presidenti Rita Bernardini e Luca Coscioni, il parlamentare europeo Maurizio Turco.

INTERVENTO DI LUCA:

Buongiorno.
Intervengo brevemente per porgere il mio saluto, e augurio di buon lavoro. Il mio spirito è con voi. Non il mio corpo, il mio sangue, le mie ossa. Insomma, tutte quelle frattaglie, che Marco Pannella avrebbe preferito di gran lunga che, oggi, fossero presenti a questo interessante Convegno. Comunque, uno spirito è pur sempre uno spirito. Penso quindi che la mia presenza telefonica, virtuale, possa essere, in ogni caso, il segno tangibile che la religione della libertà, e la scienza, possono restituire vita e dignità, anche a chi, come me, è stato colpito da una malattia gravemente invalidante, incurabile, inguaribile.

Nella mia lunga frequentazione del mondo cattolico, ho incontrato molti credenti atei. La religiosità, ho compreso cosa fosse, vivendo una splendida avventura, con le mie compagne, e compagni, radicali. Marco Pannella, Emma Bonino, Massimo Finoia, Camillo Colapinto, Antonio Russo, sono esempi concreti di quella religione della libertà, che è il tema del convegno di oggi. Il fondamentalismo islamico, e i diversi gruppi terroristici, che se ne alimentano, stanno mettendo in seria discussione, per la prima volta nella storia dell’umanità, valori quali: la libertà, la democrazia, la convivenza civile, mondiali. Ma, se le cause, e gli effetti di questo tipo di fondamentalismo sono del tutto evidenti, tranne per coloro che, ideologicamente, chiudono gli occhi; l’integralismo cattolico, velatamente, mina, alla base, la libertà della ricerca scientifica. Come è noto, la mia malattia, e molte altre, potrebbero essere curate, nei prossimi anni, con le cellule staminali embrionali.

La Chiesa Cattolica, però, si oppone violentemente all’utilizzo degli embrioni soprannumerari, e alla clonazione terapeutica propriamente detta, sostenendo che l’inizio della vita di una persona, coinciderebbe con l’incontro di uno spermatozoo con un ovulo. Così, se gli attentati negli Stati Uniti hanno causato alcune migliaia di morti, qualora, le posizioni del Vaticano si traducessero in norme di legge, è molto probabile che, nel medio periodo, potrebbero essere decine di milioni le vittime del fondamentalismo cattolico, che vorrebbe impedire il ricorso alle nuove terapie cellulari embrionali. Quando credevo, non ho mai pensato di essere il depositario della verità assoluta. Oggi, mi rendo conto che il sincretismo religioso è una chimera. La tolleranza è l’anticamera di probabili conflitti. La religione della libertà, invece, è lo strumento attraverso il quale è possibile il confronto democratico. La battaglia radicale per la libertà della ricerca scientifica è tesa a dotare il nostro paese, e l’Unione Europea, di una legge sulla clonazione terapeutica, liberale, pragmatica, antifondamentalista. Proibire la clonazione terapeutica, adducendo motivazioni di carattere religioso potrebbe far configurare il reato di crimine contro l’umanità. In effetti, la libertà della ricerca scientifica, e la libertà di cura, rappresentano delle conquiste di una società liberale e democratica. Limitare la ricerca, e la cura, alle sole cellule staminali adulte è una violazione di diritti umani fondamentali.

Concludo, dicendo che il nostro comune impegno deve essere volto alla difesa della libertà, e alla lotta contro ogni fondamentalismo religioso.

Sul sito di Radio Radicale è possibile vedere il video integrale del convegno

Eventuali errori presenti nel documento sono dovuti ad un adattamento del testo per il sintetizzatore vocale utilizzato da Luca

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