Il mio intervento alla trasmissione “Telecamere” su Rai 3

Cassetta audio animata
  • Data: 31 marzo 2001
  • Luogo: Roma - RAI
  • Fonte: Radio Radicale

31 marzo 2001 – Roma: Luca Coscioni, con Emma Bonino sono ospiti della trasmissione della RAI “Telecamere”. I temi sono la censura mediatica e la ricerca.

Emma Bonino e Luca Coscioni sono ospiti della trasmissione RAI “Telecamere”, in vista delle elezioni politiche del 13 maggio prossimo. Temi trattati: la libertà di ricerca scientifica, il prossimo sciopero della fame e della sete di Emma Bonino per l’informazione sui temi trattati dalla Lista Bonino, il lavoro minorile e la flessibilità del lavoro, le iniziative contro l”infibulazione delle donne africane.

1° INTERVENTO DI LUCA:

Innanzitutto, credo sia di una qualche utilità raccontare brevemente chi sono. In effetti, non accade tutti i giorni di ascoltare un candidato alla Camera dei deputati, che per comunicare si avvale di un sintetizzatore vocale. Ne farei volentieri a meno, ve lo posso assicurare. Come farei altrettanto volentieri a meno di un altro accessorio che, una malattia che si chiama sclerosi laterale amiotrofica, mi ha generosamente donato: una sedia a rotelle. Detto questo, e detto anche che sono il capolista, davanti a Marco Pannella, della lista Emma Bonino in Emilia Romagna, Lazio ed Umbria, desidero, ora, parlarvi della mia passione per la politica. Il mio impegno politico risale al 1995, ero allora Consigliere comunale ad Orvieto. Ai radicali mi sono avvicinato nel 1999, in occasione della campagna “Emma for President”. Successivamente, sono stato candidato, sempre per la lista Emma Bonino, alle ultime elezioni regionali. Ora, sto combattendo una battaglia, radicale, per la libertà della ricerca scientifica, al fianco di Emma Bonino e Marco Pannella.

2° INTERVENTO DI LUCA:

In Italia, di fatto, la ricerca sulle cellule staminali embrionali è vietata per l’ingerenza della Chiesa cattolica, contraria all’utilizzazione degli embrioni soprannumerari. Tali embrioni, lo dice chiaramente l’aggettivo che li qualifica, sono sovrannumerari, non verranno impiantati negli uteri delle donne che ne hanno richiesto la creazione, sono conservati, sotto zero, in attesa di una distruzione certa. Per i burocrati vaticani, è giusto lasciarli morire, mortificare il loro straordinario potenziale vitale quale fonte di preziose cellule staminali, utili, forse, nella cura di malattie come il morbo di Parkinson, l’Alzheimer, il diabete, la sclerosi laterale amiotrofica, piuttosto che ucciderli nel tentativo di ricercare e comprendere i meccanismi che ne regolano il funzionamento e le proprietà, da dimostrare, di essere cellule in grado di riparare tessuti ed aree lesionati o distrutti. Per noi radicali della Lista Emma Bonino, invece, è eticamente inaccettabile e politicamente irragionevole destinare tali embrioni alla distruzione. È per questo che proponiamo la loro utilizzazione.  In ogni caso, la principale responsabilità del fatto che, in Italia, una legge sulla clonazione terapeutica non sia stata ancora approvata, è da imputare alle forze politiche. In effetti, Berlusconi e Rutelli, centrosinistra e centrodestra, fingono di litigare, ma sono in realtà d’accordo su tutto. Sono anche d’accordo nel non pronunciarsi, pur di racimolare una manciata di voti cattolici necessari al loro personalissimo successo elettorale, su di una questione vitale, come la clonazione terapeutica. Il voto ai radicali, alla lista Emma Bonino, è quindi il solo voto utile. Se, su di una legge fondamentale dello Stato, come quella sulla clonazione terapeutica, dalla quale dipendono la vita o la morte di centinaia di migliaia di cittadini italiani, i due poli, vigliaccamente, non si pronunciano, per la paura di perdere le elezioni, allora il voto ai radicali non è soltanto utile. È indispensabile. La mia, nostra battaglia radicale per la libertà della ricerca scientifica Ë tesa ad affermare la libertà di Scienza, la laicità dello Stato, l’autonomia dei ricercatori, i soli che possano e debbano stabilire l’eticità di un percorso scientifico, la libertà di cura, ovvero il diritto della persona malata alla terapia migliore tra quelle dimostratesi efficaci, la libertà di pensiero, la libertà personale. La mia, nostra battaglia radicale è una battaglia di libertà. La mia candidatura alle prossime elezioni politiche del 13 Maggio rappresenta la volontà di una persona, che il Caso ha voluto malata, di rompere il fragoroso silenzio politico che i due poli hanno imposto in materia di clonazione terapeutica e la denuncia della violazione di diritti umani fondamentali.

Puoi vedere il mio intervento in trasmissione cliccando qui

Sul sito di Radio Radicale è possibile ascoltare l’audio integrale della trasmissione

Eventuali errori presenti nel documento sono dovuti ad un adattamento del testo per il sintetizzatore vocale utilizzato da Luca

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