Invito per la conferenza stampa di Radicali Italiani

Orvieto, 13 novembre 2001

Caro Professore, Cara Professoressa,

sei anni fa mi sono ammalato di sclerosi laterale amiotrofica ed è come se fossi morto. Il Deserto è entrato dentro di me, il mio cuore si è fatto sabbia e credevo che il mio viaggio fosse finito. Ora, solo ora, comincio a capire che questo non è vero. La mia avventura continua, in forme diverse, ma indiscutibilmente continua. Nove anni fa, nel corso di un viaggio  nel Deserto del Sahara, stavo cercando qualcosa. Credevo di essere alla ricerca di me stesso e mi sbagliavo. Pensavo di voler raggiungere un traguardo e mi sbagliavo. Quello che cercavo non era il mio ego o un porto sicuro, ma una rotta verso quella terra per me così lontana e irraggiungibile dove abitano Amore e Speranza.

Oggi sto combattendo una battaglia: quella per la libertà della ricerca scientifica per consentire l’ utilizzazione degli embrioni soprannumerari a scopo di ricerca, e la clonazione terapeutica  che il nostro Paese e il Parlamento Europeo vorrebbero proibire.

Sono al fronte di questa battaglia per impedire che le mie Speranze e quelle di milioni di altri malati siano uccise dall’indifferenza e  dal cinismo di una  classe politica che non è in grado di comprendere la portata epocale della nuova frontiera delle biotecnologie umane.

In questo momento di mobilitazione straordinaria, incentrato sulla raccolta delle sottoscrizioni sulle 25 proposte di legge d’iniziativa popolare formulate dai Radicali Italiani, di cui una concerne, appunto, la clonazione terapeutica e la procreazione medicalmente assistita, ritengo sia di fondamentale importanza fare tutto il necessario affinché la battaglia relativa alla libertà di ricerca scientifica, intrapresa con la mia candidatura in occasione delle scorse elezioni politiche del 13 maggio, sia posta all’ordine del giorno dell’agenda politica del Paese e sia affrontata nell’ottica di un approccio laico e liberale.

I venti gelidi del proibizionismo soffiano non solo in Italia, ma anche nell’Unione Europea e negli Stati Uniti. Infatti, come Lei sicuramente saprà, la Commissione temporanea sulla genetica umana e le altre nuove tecnologie della medicina moderna del P.E. ha approvato il rapporto elaborato dall’on. Francesco Fiori (PPE) che ribadisce la posizione marcatamente proibizionista che lo stesso P.E. aveva, in passato, assunto attraverso varie risoluzioni. Il rapporto sarà sottoposto al voto della plenaria nella sessione del 28/29 novembre e, anche su questo, la maggioranza PPE del P.E. insieme ai Verdi potrebbe vanificare, assumendo posizioni dogmatiche, gli sforzi che, a livello comunitario, sono stati compiuti in seno ai lavori della Commissione temporanea, soprattutto attraverso l’audizione di esperti del settore medico e biotecnologico.

Il Rapporto prevede infatti che sia vietato a livello comunitario il commercio di embrioni umani, di cellule staminali embrionali, nonché di ovuli e spermatozoi. In accordo con il parere del Gruppo europeo di etica afferma che l’accettabilità etica della ricerca sulle cellule staminali dipende non solo dagli obiettivi, ma anche dalla fonte delle cellule staminali e che è necessario esplorare un vasto campo di ricerca con l’ausilio di altri ceppi di cellule staminali umane data l’assenza di consenso sulla clonazione terapeutica.  Si prevede, inoltre, lo stanziamento di un bilancio comunitario specifico per finanziare ricerche a partire da queste forme alternative, in particolare da cellule staminali adulte, mentre si ritiene che i progetti di ricerca in cui è previsto il ricorso a cellule staminali embrionali non abbiano diritto a tale finanziamento.

In Italia esiste un vuoto normativo inaccettabile che occorre al più presto colmare per evitare che la ricerca sia limitata alle sole cellule staminali adulte, cosa questa che rischierebbe di far precipitare il nostro Paese in un baratro dal quale ben difficilmente sarà possibile uscire, e per  ribadire che l’utilizzazione degli embrioni soprannumerari congelati è una questione di buon senso, dal momento che essi sono comunque destinati alla distruzione.  Sollevare dilemmi etici per giustificare il fatto che vengano gettati nella spazzatura è moralmente inaccettabile e politicamente  non più praticabile.

Per queste ragioni Le chiedo, ancora una volta, lo sforzo di percorrere un ulteriore tratto di strada insieme, partecipando alla manifestazione conferenza stampa, che “Radicali Italiani” ha organizzato per sabato 17 novembre, alle ore 11.00, dinanzi al Ministero della Salute, in via Lungo Tevere Ripa 1, Roma, nel corso della quale chiederò, chiederemo, in particolare, spero in molti, al ministro della Salute Girolamo Sirchia di mettere fine allo scandalo italiano della distruzione degli oltre 20.000 embrioni soprannumerari congelati che si preferisce gettare nella spazzatura piuttosto che destinare a studi e ricerche.  Io ci sarò e spero di non essere solo così come è accaduto in altre occasioni.

Nel ringraziarLa dell’attenzione che vorrà prestare a questo invito e nell’attesa di una sua risposta, La prego di accettare i miei migliori saluti.

Luca Coscioni

(Presidente di Radicali Italiani)

Per confermare la propria partecipazione inviare una e mail al seguente indirizzo lcoscioni@virgilio.it, oppure telefonare allo 06689791 chiedendo di Sabrina Gasparrini o Antonella Dentamaro

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