La ricerca sul rogo

Domani, mercoledì 27 marzo, comincerà la discussione alla Camera dei Deputati della proposta di legge sulla procreazione medicalmente assistita. Il testo base prevede il divieto assoluto di ricerca scientifica sugli embrioni ed una serie di limitazioni al ricorso alla fecondazione assistita. Se questo testo venisse approvato l’Italia sarebbe condannata ad una sorta di medioevo scientifico nei confronti delle terapie derivanti dalla sperimentazione sulle cellule staminali, sperimentazione che nel resto del mondo rappresenta di già la nuova frontiera della medicina. Inoltre, questa legge condannerebbe alla malattia e alla morte i circa 10 milioni di italiani che secondo la Commissione presieduta dal premio Nobel Renato Dulbecco potrebbero essere curati dalle nuove terapie basate sulle cellule staminali.

Lo scontro è di nuovo oggi tra il Vaticano e i suoi dogmi oscurantisti e la libertà di pensiero e di ricerca scientifica, tra il cardinale Bellarmino e Galileo Galilei. Noi lottiamo per impedire che i principi della laicità dello Stato e della libertà di ricerca siano ancora una volta bruciati sul rogo clericale da questi partiti politici.

Si vuole riconoscere soggettività giuridica all’embrione, equiparare 64 cellule staminali indifferenziate a un individuo, sacralizzare oggi quello che neanche il microscopio riesce a vedere, così come ieri si sacralizzavano i cadaveri, impedendo le autopsie. Mentre il Comitato ristretto della Camera dei Lord, presieduto dall’arcivescovo di Oxford, il reverendo Richard Harris, ha autorizzato la clonazione terapeutica già approvata dal Parlamento inglese, la Curia romana condanna con i suoi anatemi chi vuole sottrarre al loro tragico destino gli oltre 20.000 embrioni soprannumerari, destinati comunque a finire nella spazzatura, e utilizzarli in quelle ricerche che potrebbero salvare la vita di milioni di persone.

Grazie ai 196 parlamentari di tutte le forze politiche che hanno assunto pubblicamente l’impegno di depositare le 25 proposte di legge di iniziativa popolare su cui i radicali hanno raccolto negli ultimi mesi le firme di oltre 30 mila cittadini italiani, la proposta di legge “Luca Coscioni” sulla clonazione terapeutica e la procreazione medicalmente assistita potrà rappresentare in Parlamento l’alternativa laica, umanistica e liberale a tutto questo. La legge che proponiamo è liberale e pragmatica. Se questa legge fosse approvata, chi, per motivi religiosi, decidesse di non ricorrere alle terapie basate sulle cellule staminali embrionali, sarebbe libero di farlo; ma non potrebbe costringere chi invece decidesse di utilizzarle a morire, tra sofferenze atroci, per le posizioni illiberali ed integraliste di coloro che sono fallacemente convinti di essere i padroni assoluti dei nostri destini.

Sondaggi convergenti dimostrano che la maggioranza dei cittadini italiani è con me e contro il Vaticano, con la Commissione Dulbecco e contro il Ministro Sirchia, ancora una volta come sul divorzio e sull’aborto con i radicali e contro tutti gli altri partiti.

Vespa, Santoro e Biagi impediranno ancora una volta alla maggioranza degli italiani di essere rappresentata dall’unica forza politica organizzata che conduce una battaglia politica per la libertà della ricerca scientifica?

26 marzo 2002 – Luca Coscioni

Sul sito di Radio Radicale è possibile vedere il video integrale dell’evento

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